COMUNICATO STAMPA
Napoli, ecco il Med Blue Economy
Malta e Tunisia partner per le sinergie mediterranee
Il Presidente della CISE, Avv. Giuseppe Romano:”Portiamo nel mondo le eccellenze italiane”. Presenti personalità e delegazioni estere, Autorità istituzionali ed Ordini professionali.
Dopo le tappe mediterranee di Malta e Tunisi, il Med Blue Economy, manifestazione organizzata dalla Confederazione Italiana per lo Sviluppo Economico (CISE), torna in Italia ed approda a Napoli, dove il 14, 15 e 16 febbraio, darà vita ad una serie di eventi che avranno, come tema centrale, l’internazionalizzazione delle imprese, con il coinvolgimento di diversi Paesi del Mediterraneo, in cui le aziende italiane scelgono sempre più spesso di investire. Alla convention partenopea saranno presenti, tra le tante personalità, il Segretario della Camera di Commercio Italo-maltese, Denis Borg, il Console della Repubblica di Tunisia a Napoli, Beya Ben Abdelbaki, il vice Ministro degli Interni libico, Ahmed Barka ed il Presidente del porto di Alessandria d’Egitto, Medhat Attia. Segno evidente della grande attenzione e della collaborazione che, grazie anche alla CISE, si sta sviluppando tra l’Italia e diversi Paesi che si affacciano sul bacino mediterraneo, con il preciso intento di accelerare ed uniformare il processo di industrializzazione, facilitando il compito di quelle imprese intenzionate ad internazionalizzare la propria attività. In considerazione della rilevanza di tale evento, le principali istituzioni e categorie professionali hanno assicurato di buon grado il proprio patrocinio: dalla Regione Campania, agli Ordini degli Avvocati, degli Ingegneri, dei Commercialisti, degli Architetti, dei Giornalisti, dei Geometri, degli Agronomi e Forestali e degli Psicologi di Napoli, per proseguire con il Co.Re.Com Campania e l’Associazione Alis.
Fedeli a quella che è la vera e propria mission della blue economy e della nostra Confederazione, ha sottolineato l’Avv. Giuseppe Romano, Presidente della CISE, “ci stiamo fortemente impegnando per supportare le nostre imprese all’estero, per trovare capacità di investimento e garantire loro le condizioni migliori. Abbiamo attivato a Malta un primo ASI Point internazionale, in modo tale che le aziende interessate possano avere a La Valletta un concreto punto di riferimento per la necessaria assistenza burocratica ed ogni altra tutela. Analoghi accordi sono stati avviati anche con la Tunisia, individuando le zone idonee per i nuovi insediamenti industriali e l’apertura di ben tre CISE Point”. Il Mediterraneo, prosegue il Presidente Romano, non è un’area in cui si affacciano Paesi diversi, separati da confini politici, ma una macroregione dove far rivivere il concetto di “mare nostrum” e veicolare prodotti mediterranei, ben consapevoli che il miglior mezzo per la logistica è il nostro mare. “Siamo lucidamente folli: in collaborazione con la Regione Campania ed i nostri tre Consorzi associati – ASI di Napoli, di Caserta e del Sud Pontino – vorremmo sfruttare la prima ZES (Zona Economica Speciale) d’Italia, insediata in Campania, per connetterla in sinergia con tutte le zone franche del Mediterraneo, a cominciare da quella di Biserta in Tunisia, o di Freeport a Malta, dando così pratica attuazione agli specifici accordi che abbiamo già sottoscritto a livello internazionale”. Lo scenario è quello di un triangolo con ai vertici Napoli, La Valletta e Tunisi, che ben presto possa trasformarsi in un rettangolo: un’area dove beneficiare di sgravi fiscali, poter investire e trovare le condizioni ottimali per attrarre capitali esteri.
Inoltre, durante la convention, nella splendida cornice del Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli, verrà illustrato il Progetto pilota del PON Legalità 2014/20 “ASI…cura”, che vede il Consorzio di Napoli ricoprire il ruolo di soggetto attuatore e che mira a garantire la sicurezza delle aree industriali.
“Abbiamo avuto la fortuna e la caparbietà, attraverso atti concreti, di farci riconoscere, dal Ministero degli Interni, quale soggetto attuatore di un PON che vale 92 milioni di euro e che coinvolge cinque regioni meridionali. Un riconoscimento ambizioso, una sfida che non abbiamo timore di raccogliere, perché consapevoli delle capacità di ciascuno di noi e degli enti pubblici che rappresentiamo, di essere in grado di generare sviluppo. Una sfida ambiziosa, che grazie al prestigio di soci come Eurispes ed Universitas Mercatorum, ci permette di fare ricerca e formazione qualificata, avendo all’interno della Confederazione tutte le competenze necessarie a creare sviluppo economico ed a monitorarne i risultati”.
Da sottolineare, infine, che, sempre attraverso le sinergie della CISE, nel corso del Med Blue Economy svoltosi in Tunisia, è stato presentato il progetto “Twinning”, bando europeo vinto dal Consiglio di Stato italiano, per armonizzare la Giustizia amministrativa tunisina a quella europea, “fondamentale condizione di contesto per mettere le imprese comunitarie in condizione di conoscere le regole in un Paese straniero. “Per noi, conclude il Presidente Romano, è importante attivare tali collaborazioni, per coadiuvare le imprese nel cogliere le migliori opportunità economiche, in maniera non disancorata dalle altre problematiche fondamentali dello sviluppo sostenibile. Una missione di rilievo, nel segno della cooperazione istituzionale che la CISE intende portare avanti, ponendosi come punto di riferimento degli enti consociati ed interlocutore privilegiato per tutti gli attori dello sviluppo”.